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Una delle frasi preferite da Marc
"Crafty Dog" Denny, co-fondatore del sistema, spiega chiaramente la filosofia dei Dog Brothers:
"La violenza è una parte inerente all'essere umano; se non gli si offre un canale nel quale possa fluire in modo costruttivo e
naturale, prima o poi esploderà in modo incontrollabile e controproducente. I nostri "amici canini" hanno, anche se non è l'unico, uno
dei modi più diretti per convogliare quell'energia."
Durante i suoi anni all'università di New York, Marc aveva praticato il Kung Fu per un breve periodo. Poi si esercitò nel Taekwondo per
un anno a Washington, dove lavorava da avvocato.
Per motivi professionali si trasferì a Long Beach, California, entrando in affari con suo fratello minore.
Poco tempo dopo s'iscrisse all'Accademia di Dan Inosanto per iniziarsi all'arte del Kali. Da allora non ha mai smesso di praticarlo. Un
giorno osservò che un paio di compagni dell'Accademia avevano diversi graffi e contusioni in seguito a un combattimento con
bastoni.
Tutti all'accademia di Dan avevano sentito parlare dei "combattimenti alla morte" che si usavano anticamente nelle Isole Filippine. In
realtà, questi non erano tanto seri come quelli filippini. Incuriositosi trovò il modo di farsi invitare ad assistere ad una di quelle
sessioni. Là conobbe Eric Knaus che fu quello che lo incoraggiò a provare la lotta con i bastoni.
Sin da quel giorno Marc capì che quel sistema di combattimento sarebbe stato il modo per superare i propri limiti.
Finalmente, Marc convinse Eric ad accompagnarlo all'Accademia di Dan lnosanto, dove sarebbe stato facile trovare gente sufficientemente
aperta da voler partecipare al progetto. Poco dopo si era già formato un bel gruppo al quale, per il suo alto livello di disciplina e
impegno, fu permesso di rimanere nell'Accademia per praticare la lotta con i bastoni dopo le lezioni regolari, dando loro le chiavi per
poter chiudere la scuola una volta finiti gli allenamenti. Questo gruppo finì per essere noto come "after midnight group".
Per proteggere la testa dai pericolosi impatti dei bastoni, all'inizio venivano usati dei duri caschi metallici di gran resistenza. Ma,
molti pensavano che questo tipo di protezioni creasse un falso senso di sicurezza e un eccessivo rilassamento nella protezione di una
zona delicata come la testa, motivo per il quale si lottava in modo poco reale. Eric, sempre fedele al realismo, manifestò subito i
suoi dubbi. Marc risolse il problema prendendo una di quelle vecchie maschere da scherma che si stavano rovinando nelle cantine della
scuola. La maschera funzionò alla perfezione, proteggendo le zone delicate del viso, ma non troppo, per cui bisognava stare sempre
attenti e non vi era la possibilità di rilassarsi e distrarsi.
Fu allora che si decise di non interrompere i combattimenti una volta che si arrivava al corpo a corpo, sostenendo che se lo sviluppo
naturale di una lotta reale fosse arrivato a quel punto, sarebbe stato opportuno continuare a lottare nello stesso modo. Anche se in
quel periodo nessuno aveva nozioni sulle tecniche di lotta al suolo (non era ancora noto il Brazilian Jiu Jitsu), questo non impedì
loro di cominciare a fare ricerche su questo tema. Il primo contatto con il Jiu Jitsu brasiliano si ebbe nel 1987, quando Carl Franks,
studente di Carlson Gracie alle Hawaii, visitò l'Accademia a volle "giocare" insieme a loro. Rimasero tutti affascinati.
L' "after midnight group" si chiamò "The Dog Brothers" dal Festival dei Tre Giorni di Lotta nel maggio del 1989. Si tennero circa 20
combattimenti con bastoni, a contatto pieno a senza usare protezioni. Il risultato fu la nascita di un forte legame tra i
presenti.
L'origine del nome è un curioso aneddoto. Sentendosi molto legati in un modo che solo il combattimento a piano contatto può produrre,
sorse il bisogno di mantenere questa unione. Era necessaria la creazione di un'organizzazione formale i cui membri partecipassero a una
serie di progetti in comune. Per tal motivo era d'obbligo trovare un nome. Si sarebbero potuti chiamare "i dragoni" o "le tigri",
oppure "i lupi". Dopo una lunga e stancante giornata d'infinite discussioni, Marc andò a riposarsi per un po'. Fu allora che dando
un'occhiata ad un fumetto fu attirato da una frase che "Conan il Barbaro" diceva ai suoi compagni mercenari: "lottate, lottate fratelli
cani!".
I soprannomi (crafty dog, top dog ecc.) sono semplici da spiegare. Nel gruppo originate c'erano quattro o cinque persone chiamate Mark
o Marc, occorrevano quindi dei soprannomi per distinguerli.
Nell'estate del 1989, Marc conobbe Punong Guro Edgar Sulite che gli fu presentato dal suo Guro, il leggendario Dan lnosanto, durante un
seminario di Pekiti Tirsia, nel Tennessee. Sin da quel momento, Marc cominciò a prendere lezioni private con lo scopo di migliorare il
suo livello di combattimento, visto che il sistema Lameco era molto efficace. Marc ottenne il certificato d'istruttore del Sistema
Lameco dallo scomparso Edgar Silute.
Nell'estate del 1990, prima Marc e poi Eric cominciarono a praticare il Ju Jutsu brasiliano sotto la guida dei fratelli Machado e,
visti i risultati, hanno continuato ad allenarsi fino ad oggi.
Nell'inverno del 1992-93 furono girate le videocassette delta Panther, intitolate "Real Contact Stick Fighting", che vennero
distribuite nell'autunno del 1994. Grazie a questo materiale adesso è molto più facile trovare compagni di allenamento e negli incontri
che si tengono con regolarità al parco si radunano tra i 20 e i 30 lottatori di tutto il paese davanti a più di 200 spettatori.
I Dog Brothers, come loro stessi spiegano, l'unica cosa che vogliono in questo momento è semplicemente insegnare alla gente a lottare
in un modo efficace e realistico, aiutandoli in questo modo a sviluppare l'autostima e la fiducia in se stessi. Il sistema che
insegnano, che chiamano "Sistema di tanti stili", è la combinazione delle loro esperienze. Essi non credono che ci sia un sistema
superiore agli altri, ovvero che abbia tutte le risposte. Perciò uno stile può essere più efficace di un altro a seconda delle
circostanze e, per sconfiggere un avversario, è logico usare le tecniche che questi non conosce. In questo modo si attua un
avvicinamento integrale all'arte del combattimento, tenendo conto di tutte le possibili distanze e delle diverse armi: dall'uso dei
pugni, delle gambe, dei gomiti ecc., fino all'uso dei coltelli, dei bastoni e qualsiasi altra arma, passando dal combattimento al
suolo, con proiezioni, prese, strangolamenti ecc. La filosofia del combattimento dei Dog Brothers è basata sui concetti di Jeet Kune
Do. Ma bisogna chiarire che il fatto di praticare il JKD non significa che si stia praticando il sistema del nostri "amici canini".
Soltanto attraverso il contatto pieno con minime protezioni si può arrivare ai limiti da loro raggiunti.
Inoltre hanno sviluppato un'importante qualità, cioè quella di saper usare il bastone in qualsiasi distanza e situazione. Il che vuol
dire ad esempio che l'avversario può attaccare con un calcio e ricevere un colpo di bastone alla stessa gamba. Oppure il Dog Brother
può essere al suolo sul punto di venire strangolato e usare il bastone come leva, non solo per evitare lo strangolamento, ma anche per
applicare una tecnica di immobilizzazione contro l'attaccante. La verità è che qualsiasi tipo di tecnica o situazione di combattimento
cambia quando si considerano tutte le possibilità che offre il bastone. L’arte del combattimento al suolo è completamente diversa se si
è aiutati dal bastone.
Il sistema:
1) Kali: Al cuore del sistema ci sono sempre le Arti Marziali filippine. Le tre radici principali sono il sistema Inosanto, Pekiti
Tirsia e Lameco. Anche il Silat viene considerato parte del sistema, con o senza armi.
2) Il Dog Brother Grappling: Anche se sono studenti del livello medio del Machado Jiu Jitsu, si considera indispensabile l'abilità
nella lotta corpo a corpo. Riuscire a fario è parte integrante del "Dog Brother Stick Grappling" nonché del "Dog Brother Vale Tudo"
senza armi. In questo campo, ci si rivolse principalmente alla famiglia Machado, che abita vicino alla sede originale dei Dog Brothers
a Hermosa Beach, California.
3) Krabi Krabong: è l'arte della lotta con o senza armi dal quale proviene la Muay Thai. In questo sistema si utilizza la guida di
Ajarn Arlan "Salty Dog" Sanford, che è riconosciuto e graduato in Tailandia.
4) Dog Brother Stick Grappling: è il loro sistema, originale e non superato, di uso del bastone nella lotta corpo a corpo sia al suolo
che in piedi. Durante gli anni di sperimentazione personale, per la sua creazione furono usati elementi del Ju Jitsu brasiliano, le
Arti Marziali filippine e parti del sistema "Bando Python", del Maestro Dr. M. Gyi.
5) Dog Brother Vale Tudo: è il sistema a mani nude che si usa quando si perde l'arma. E’ basato sugli stessi principi del resto del
sistema per cui risulta molto originale e sorprendente. Sono comprese tecniche di pugni, gambe, gomiti, ginocchia, prese, proiezioni,
lotta al suolo e immobilizzazione al suolo, oltre al Jun Fan Gung Fu.
Obiettivi:
L'obiettivo principale è aiutare il praticante a sviluppare un livello di pensiero più elevato e una varietà poco comune di tecniche
che lo aiutino a migliorare la sua abilità come lottatore nonché come persona. Più importante di ciò che si apprende è che le
conoscenze vengano applicate in un modo integrale e realistico. Per far parte di questo progetto non c'è bisogno di diventare un Dog
Brother, si possono utilizzare queste conoscenze in qualsiasi caso e, quello che è più importante, imparare dall'esperienza degli
altri.
Forse uno dei modi migliori di utilizzare l'esperienza degli altri è quello di presenziare ad uno di quegli "incontri al parco"
("Gathering of the Park") che si tengono due volte all'anno. Dopo ogni combattimento i lottatori scambiano commenti sulla "giocata". E’
allora che s'impara di più, potendo capire come si sentono e che esperienza ha dato loro quel combattimento.
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